Negli anni  ci siamo trovati di fronte ad una grande evoluzione della coppia, prima erano i genitori a decidere con chi sposarsi, poi siamo passati ad una visione romantica della coppia per poi arrivare una coppia basata sul vissuto emotivo, come se nel momento in cui si affievolisce il piacere emotivo si rompe la coppia, fortunatamente non tutte le coppie finiscono con il finire dell’emozione iniziale ma molte altre agiscono con una trasformazione dell’emozione. 

In cinese la parola crisi è composta da due ideogrammi, il primo significa problema e l’altro significa opportunità quindi una crisi è sempre una grande occasione per rendere il problema una nuova conoscenza, se questo non avviene la coppia scoppia.

La coppia per poter crescere necessita della componente cognitiva, di quella emotiva e di quella motivazionale. La componente cognitiva è data dall’impegno degli elementi della coppia nel voler essere parte attiva e partecipativa, quella emotiva è data dall’intimità intesa come conoscenza profonda e relazionale con l’altro, la componente motivazione è data dalla passione che non può essere sempre allo stesso livello ma che può avere varie sfaccettature e varie forme.

Quando scende l’interesse?

La diminuzione dell’attrazione sessuale all’interno della coppia spesso non è un motivo di allontanamento ma una conseguenza ad una difficoltà non affrontata. Ogni coppia ha un diverso modo di affrontare le difficoltà, alcune riescono a rafforzarsi dopo la crisi, altre chiudono e voltano pagina mentre ci sono quelle che restano all’interno di una modalità del non detto, di una forma di ibernamento dello stato d’animo, portando ad un senso di scontentezza e malessere che si ripercuote su tutta l’armonia dei due. 

Comuni possono essere i comportamenti da attuare per evitare che ci sia un allontanamento degli elementi della coppia.

La coppia è fatta da due persone, ognuno si caratterizza per la sua unicità e diversità, partire dal riconoscere l’altro per la sua diversità,  non per quello che si vorrebbe che fosse è il primo passo. Quindi creare un tempo legato all’ascolto dell’altro, ad entrare in contatto con le ragioni per cui si attuano dei comportamenti, ed entrare in empatia con il suo vissuto e il suo agito significa vederlo chiaramente per il suo essere più profondo. 

Dopo aver riconosciuto l’individualità si può passare ad una visione del duo, progettualità e condivisione sono elementi molto importanti che permettono la creazione di qualcosa che unisce e non che separa.

Non diamo mai nulla per scontato ancora di più, non diamo scontato di conoscere tutto dell’altro, abbiamo sempre qualcosa da imparare e approfondire, proviamo anche a togliere tutte le etichette che negli anni abbiamo dato all’altro, ogni etichetta non ci fa entrare in contatto con il suo essere.

Il rapporto di coppia si basa sulla relazione tra due persone che si conoscono in modo profondo e anche la discussione è un elemento della profondità della stessa ma questo significa farlo in modo costruttivo, discutere per confrontare le diverse idee e per confrontarsi può dare un incentivo alla comunicazione, alla fine non c’è sempre una sola e unica verità ma possono esserci due diverse visioni della stessa ed entrambe possono essere in sintonia tra loro.

Un problema che non viene affrontato diventa qualcosa che dilata e che crea la rottura, quindi confrontarsi e comunicare è un elemento basilare da mantenere nel tempo.

Fare un percorso in due significa muoversi sullo stesso percorso ma ognuno con la propria individualità. 

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